giovedì 5 gennaio 2017

Tyrant: a metà dell'ultima stagione

SERIE TV TYRANT ADAM RAYNER MORAN ATIAS -  Il pasticcio è fatto: dopo un estenuante corteggiamento durato puntate su puntate, il Presidente Bassam Al-Fayeed (Adam Rayner) e la giovane Daliyah (Melia Kreiling) possono finalmente consumare la loro passione, complice la partenza da Abbudin della moglie Molly per problemi psichici derivanti dall'uccisione della figlia Emma... 
Messo così pare un intreccio degno delle peggiori telenovelas argentine.
In effetti non è che ci si allontani troppo anche se, a dirla tutta, Tyrant risulta interessante e godibile a dispetto dei troppi stereotipi presenti e di qualche passaggio palesemente banale. 
Sinceramente la Serie TV starebbe in piedi anche solo con le vicende politiche e di guerra, senza la necessità di piazzarci una love story in mezzo, ma tant'è...

Siamo al quinto episodio della terza stagione (l'ultima salvo colpi di scena). Sono partite le campagne elettorali dei tre candidati ad essere il primo Presidente democraticamente eletto dopo il regime instaurato dalla famiglia Al-Fayeed: l'ex first lady Laila (Moran Atias), lo scrittore Fauzi Nadal (Fares Fares) e il religioso Hussein Al-Qadi (Khaled Abol Naga). Bassam ha annunciato la sua intenzione di non candidarsi e resta nel ruolo di "presidente/garante", non molto imparziale a dirla tutta visto l'aperto appoggio all'amico Fauzi. Intanto Ahmed (Cameron Gharaee), dopo aver scoperto di non essere geneticamente figlio di Jamal Al-Fayeed ma del fratello Bassam, tenta di avvicinarsi alla famiglia a quest'ultimo e a quel che rimane della sua famiglia.
Sullo sfondo la guerra senza sosta lanciata da Ihab Rashid (Alexander Karim) a Bassam con l'appoggio del califfato. C'è di che non annoiarsi insomma: tanta roba, forse troppa.

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